Il Museo Marc Chagall a Nizza: la Bibbia in 17 quadri

La visita al museo Marc Chagall, dedicato principalmente ai dipinti sulla Bibbia, vale senz’altro un viaggio a Nizza. Si può vivere come un viaggio alla scoperta di un grande artista, ma anche come un percorso spirituale ed emozionale profondo. L’importante è non avere fretta e fermarsi, per “entrare” nei dipinti.

Un pittore errante che riesce a far danzare e suonare il pennello

Marc Chagall (Lëzna, 7 luglio 1887 – Saint-Paul-de-Vence, 28 marzo 1985) è un pittore e artista russo, di origine ebrea chassidica, diventato francese. Già dai suoi nomi ci si rende conto della complessità della sua identità: Moishe Segal in ebraico, Mark Zacharovič Šagal russo, e Chagall in Francia.

Il giorno della sua nascita, la sinagoga viene bruciata dai cosacchi. Vive i duri anni da ebreo nell’impero russo, la rivoluzione, il trasferimento in Francia, l’esilio negli Stati Uniti durante il nazismo, il ritorno in Francia. Si stabilisce nel sud della Francia, a Vence. Proprio qui si incontrano i grandi artisti del secolo scorso come Picasso, Matisse e tanti altri.

La Genesi nel Musée National Message Biblique Marc Chagall

I quadri della Bibbia al museo Chagall

17 grandi dipinti raccontano la Genesi, l’Esodo e il Cantico dei Cantici. Sono quadri di grandi dimensioni che ti catturano e ti portano dentro al racconto. Come ogni opera d’arte ognuno “prende” quello che vuole e “lascia” quello che può. Colpiscono i colori, i rossi, i blu, i verdi…

Le figure sembrano in movimento, pare che danzino nella storia. Passato, presente e futuro si incontrano in possibili sinfonie.  Ogni più piccolo dettaglio va colto, capito, approfondito. Il pennello crea emozioni.

Dal Cantico dei Cantici al Musée National Message Biblique Marc Chagall

Ebraismo e cristianesimo si trovano in ogni dipinto, in un dialogo tra sacro e vita quotidiana,  nell’immanenza, nella convergenza tra Dio e amore. E i segni del racconto biblico si posizionano dentro la storia, con riferimenti ai fatti più tragici del secolo scorso.  La spiritualità dei quadri di Chagall offre un percorso di pura meditazione, aiutato anche dalle spiegazioni a disposizione con il QR code.

Il Museo, un allestimento unico

Entrando nella stanza del Cantico dei Cantici ho trovato un ragazzo inginocchiato, un’altra persona era immobile con le mani in preghiera. Non nascondo che noi ci siamo messi a piangere. Questa stanza, come le grandi opere di Genesi ed Esodo, sono parte del bellissimo Musée National Message Biblique Marc Chagall. Si trova a Nizza, sull’ Avenue Docteur Ménard. È facile da raggiungere in macchina, c’è un parcheggio in fondo alla strada, ma anche con il bus dalla stazione.

Il biglietto d’ingresso non è molto caro, 8-10 euro, e gli orari d’apertura sono: dalle 10 alle 18, in inverno fino alle 17. Chiuso il martedì.

Il museo è un’opera d’arte architettonica, il che facilita la contemplazione. E proprio Chagall aveva potuto curarne gli allestimenti, cosa assai rara con l’artista vivente. Nel giardino si trova un bel caffè, che serve anche pasti caldi, con prezzi molto bassi, rispetto alle zone turistiche.

Volendo proseguire con uno dei percorsi spirituali del sud della Francia, fermatevi alla Chapelle du Saint-Marie du Rosaire di Matisse a Vence e andate più avanti, alla grotta di Maria Maddalena a La Sainte Baume, vicino a St. Maximine.

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