Lilly e il turismo responsabile in Uganda

In Uganda, sul lago Vittoria c’è un isolotto particolare per il turismo responsabile, si chiama Ngamba, ed è un rifugio per gli scimpanzé feriti, oppure salvati dal rapimento. Sì, perché la tratta degli scimpanzé per i giardini esotici di ricchi eccentrici, è un buon affare. Quando i ranger ne riescono a salvare qualcuno, lo portano all’isola Ngamba.

Il documentario I giganti del bene, con Carlo Spagnolli e Lilly Ajarova.
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L’isola eco-compatibile

Su quell’isola meravigliosa tutto è eco compatibile: la corrente viene dai pannelli solari, nessuna plastica è ammessa, chi vi mette piede accetta di vivere in totale rispetto dell’ambiente. Ci sono alcune tende per “eco-turisti”, un centro visitatori, le gabbie per gli animali feriti e tutto il resto dell’isola dedicato alla fase del delicato reinserimento nel branco.

L’isola Ngamba, Lago Vittoria, Uganda

Lilly e il dottor Carlo Spagnolli

Raggiungiamo l’isola Ngamba su una barchetta a motore. Ci siamo io, la mia troupe e un medico missionario, il dottor Carlo Spagnolli. Ci accoglie una giovane donna ugandese, fiera e determinata, Lilly Ajarova. È la direttrice dell’isola e anche la fondatrice del primo centro turistico ecosostenibile, rifugio degli scimpanzé. L’abbraccio tra Carlo e Lilly racconta storie antiche e profonde. Lei era una bimba piccola quando lui era medico chirurgo nel West Nile, e sua moglie Angelina era infermiera. Lilly era stata accolta in famiglia come una figlia e Carlo le insegnava i segreti del creato: come leggere la datazione delle pietre, seguire di soppiatto gli scimpanzé, dare un nome a ogni pianta. Carlo, di origine trentina, uomo di montagna, le insegnava l’amore per le cime, e per il Ruwenzori in particolare.

Lilly e il turismo responsabile in Uganda

Con il suo aiuto e tanta determinazione, Lilly si è laureata in Uganda e poi si è specializzata in Austria in Management del turismo. Al ritorno è andata a lavorare presso l’Uganda Wildlife Authority, dove è riuscita a far approvare la legge che limita il numero di turisti in visita al parco dei gorilla di montagna e degli scimpanzé. È stato un passo avanti non indifferente per un Paese in fase di rinascita dopo anni di guerre logoranti.

Lilly è poi approdata sull’ isola Ngamba a dirigere lo “Chimpanze sanctuary”. Ha organizzato una forma di turismo realmente sostenibile, a bassissimo impatto ambientale, e con reali e concreti risvolti sulle attività produttive dei villaggi di pescatori sul lago Vittoria.

La bellezza del creato

Immersi nella bellezza di un tramonto africano, mentre ceniamo nell’area comune, con cibo locale cucinato in modo molto raffinato, Lilly ci parla del suo rapporto con il creato: “La natura è la nostra fonte di vita, l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, il cibo. Tutta la nostra vita viene dalla natura. Il turismo sostenibile è la via migliore per l’economia africana. L’agricoltura da sola non basta, perché può logorare l’ambiente: foreste bruciate, pozzi prosciugati, taglio degli alberi. Ma agli agricoltori dobbiamo dare un’alternativa per la sopravvivenza, come lo può essere il turismo interpretato nel modo migliore per la natura”.

Dopo una notte a contemplare le stelle sulla veranda della tenda, andiamo a dar da mangiare agli scimpanzé più piccoli. Quasi tutti sono stati tratti in salvo dai trafficanti, ma portano dentro traumi profondi che, se non curati, impediscono l’inserimento nel branco. Lilly li prende in braccio, li nutre con il biberon, si muove con competenza e dolcezza allo stesso tempo. Ha dovuto lottare molto per realizzare questo centro, esperienza pilota per molte altre a venire, si spera. Come donna ha tante difficoltà nel farsi rispettare e come donna profondamente ambientalista, deve lottare con maggior determinazione e costanza.

L’impegno per un mondo migliore, il turismo responsabile in Uganda

Quando le chiedo l’origine di tutto il suo impegno, i suoi occhi si illuminano: “È stato papà Carlo (il dr. Spagnolli) a farmi amare il creato. Mi ha anche insegnato a lavorare sul mondo della politica per promuovere buone leggi, suo padre era stato ministro e presidente del Senato in Italia. Senza leggi valide, è difficile portare avanti la nostra battaglia.  E anche la mia fede mi porta a prendermi cura del creato. Credo che tutta la natura sia creazione di Dio. Dio ci ha messo al mondo per esserne buoni amministratori. Nella Genesi ci viene detto che dobbiamo diventare dei buoni custodi. Dobbiamo smettere di essere così irresponsabili. Sono stata benedetta con il mio lavoro perché posso sperimentare la natura ogni giorno, con gli animali e le piante. E’ un modo per lodare Dio. Nella natura sento vicino Dio: mi sono perduta nelle foreste, ma dentro Dio.”

Il dottor Spagnolli è morto nel febbraio 2020 e Lilly per ricordarlo è riuscita nell’impresa di salire la Cima Margherita sul Monte Stanley nel Ruwenzori, 5.109 metri di altitudine. La cima ha un nome italiano perché nel 1906 è salito per primo il Duca degli Abruzzi, dedicandola a Margherita di Savoia.

Oggi Lilly Ajarova è diventata la persona più importante del turismo ugandese, è direttrice generale dell’Uganda Tourism Board. Dalla sua cabina di regia può davvero generare un cambiamento.

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