Marocco, tante curiosità, segreti e il piatto tipico. “Ispirazioni di viaggio”

Un viaggio in Marocco va fatto almeno una volta nella vita: nuove curiosità, i segreti e il mio piatto tipico preferito nelle “Ispirazioni di viaggio”. Ho potuto visitarlo più di dieci volte, spesso con mia madre la viaggiatrice Annamaria Perini Giovanazzi, e il suo fascino mi ammalia sempre. Viaggiare per me significa arricchirmi d’immagini, suoni, sapori, colori e incontri. E il Marocco mi riempie ogni volta di tutti questi tesori. In “Ispirazioni di viaggio” troverete qualche idea per costruire il proprio itinerario in terre meravigliose.

Marocco, tante curiosità, segreti e il piatto tipico. “Ispirazioni di viaggio” Ph: Annamaria Perini Giovanazzi

Immagini: l’itinerario di viaggio

Il Marocco si presta a tour di ogni genere, dal giro del deserto alle montagne, alla costa atlantica. Ormai tante compagnie aeree lo hanno scelto come meta. Potete comodamente atterrare a Casablanca e prendervi una jeep o una macchina a noleggio a basso costo. Verificate le assicurazioni e la validità della vostra patente. Rispettate sempre i limiti orari, sono rigorosi.

Il mio suggerimento è di andare a nord lungo la costa, passando per Rabat, per poi fare tappa a Tangeri dove l’incrocio tra culture apre gli orizzonti. Potete portarvi il libro “Tè nel deserto” e iniziate a leggerlo in un caffè al porto. Cambiate poi direzione e andate alla bellissima Tétouan, e poi scendete per la strada n°2 verso Chefchaouen. Il percorso è talmente bello, che vale tutto il viaggio. Poi preparatevi a una lunga trasferta fino a Fez e Marrakech, immergendovi nello splendore dell’Atlante.

Marocco, tante curiosità, segreti e il piatto tipico. “Ispirazioni di viaggio” Ph: Annamaria Perini Giovanazzi

La terza parte del tour potrebbe portarvi a Ouarzazate, le valli del deserto, e poi fino all’oceano ad Agadir. Ritornate a Casablanca via oceano, passando per Essaouira e il quartiere ebraico.

Suoni: l’atmosfera delle mete top

Non basterebbe un libro intero sulle mete top del Marocco. La mia meta top è sempre Marrakech. È una città talmente piena di fascino che è difficile riassumerla. Per viverla al meglio, consiglio di lasciare la macchina in un parcheggio custodito della periferia, e di immergervi nel centro antico. Dormite in un Riad, piccoli hotel in palazzi d’epoca, ce ne sono per ogni tasca. Regalatevi la carne alla griglia nella piazza Jamaa Ifna, un hammam, e una gita notturna in carrozza. I rumori della piazza e la musica tradizionale si intrecciano alle band contemporanee, creando un sound unico al mondo.

L’altra meta top irrinunciabile è il deserto, il Sahara. Per goderlo al meglio, fatevi accompagnare da una guida sicura, riconosciuta. Vi propongo Omar Yaichi, titolare della Morocco Beduin Tours. Vi farà fare indimenticabili esperienze nelle dune di Merzouga, con un accento di luxory che non guasta. Il deserto va ascoltato, bisogna arrivare a sentire il suono del vento per immergersi nella sua maestà.

Ph: Annamaria Perini Giovanazzi

Sapori: la Pastilla, piatto tipico poco conosciuto. Viaggio in Marocco tra curiosità e segreti

La cucina marocchina è famosa in tutto il mondo. In viaggio in Marocco ognuno ama un piatto tipico, tra curiosità e segreti. Il couscous, le carni d’accompagnamento, le salse, il pane. I sapori sono intensi, ma delicati, speziati, ma gentili. Il piatto di oggi è la Pastilla, non so se ne avete mai sentito parlare. Non perdetela, specie nella regione di Marrakech. È uno sformato di pasta sottilissima (fillo), ripiena di carne macinata, sapori tradizionali, mandorle e cannella. Al primo assaggio ci si connette con la storia dell’umanità. È un cibo che viene dalla notte dei tempi, un’esperienza assoluta.

E quando sarete nel deserto, non fatevi mancare la colazione tuareg: il tè alla menta accompagnato da olive, pane e olio di argan.

Colori: Luoghi segreti

Ogni viaggio nasconde in sé un segreto, qualcosa di unico e irripetibile. A volte è frutto di un gioco di luci, arrivando in un luogo a una determinata ora. A me è accaduto all’arrivo nell’azzurra Chechaouen: sono stata rapita dal colore nei vicoli più nascosti della città segreta. Vale la pena allungare il viaggio e includerla nelle vostre mete. Vi sentirete tra la terra e il cielo.

In Marocco, il Re è “principe dei credenti”, custode di tutte le religioni. Andate a cercare la chiesa cattolica di Rabat e la sinagoga a Marrakech, passate per il cimitero ebraico. Nel deserto, fatevi portare a una scuola coranica e a Rabat il minareto di Hassan.

A Fez non si può perdere l’università al-Qarawiyyin, considerata la più antica al mondo. Venne fondata nell’859, da una donna, Fatima Al-Fihriya. Cercate anche di partecipare a un evento della preziosa istituzione Maison de la Sagesse, con sede a Fez e a Grenada.

Incontri indimenticabili. Marocco, tante curiosità, segreti e il piatto tipico. “Ispirazioni di viaggio”

Perché un viaggio sia veramente tale, non bastano i luoghi incantevoli e il cibo superlativo. Bisogna abbattere i propri muri di difese, allargando le nostre tende. Dobbiamo lasciarci riflettere nel volto dell’altro, senza pregiudizi, per conoscerci di più e per arricchirci dei doni che l’altro porta. In Marocco non è difficile conosce le persone, la tradizionale ospitalità marocchina facilita e apre le porte.

Ph: Annamaria Perini Giovanazzi

Tra i miei incontri indimenticabili in Marocco, ci metto il governatore di El Kelaa che ci ha aperto il suo palazzo con un pranzo per 100 persone, e un’accoglienza indimenticabile. E il sindaco di un semplice paesino dell’Atlante, che in un batter d’occhio ci ha preparato un pranzo tradizionale da reali. E ancora suor Ersilia, oggi ha 100 anni. È una suora francescana che ha dedicato la sua vita all’incontro con san Francesco nelle persone del Marocco. Qui abbiamo girato il documentario Le Maroc, incrocio di culture e religioni. In italiano lo potete guardare QUI. Di seguito la versione in inglese:

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There are 2 comments

  1. che dire di un così dettagliato consiglio, provare per credere! sarà indimenticabile! un consiglio:le guide che vi portano nel desirto a piedi potrebbero chiedervi dei dollari per tornare indietro. Nel qual caso tornate a piedi da soli cercando la strada… non è poi così difficile. alby

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