Il percorso dei buoni propositi per l’anno nuovo parte dalla necessità del mio benessere personale, per aprirsi al mondo fuori, come i cerchi d’acqua del sasso nel lago. Stare meglio, per far vivere meglio gli altri intorno e la propria comunità.
Ogni anno mi trovo a fare la lista dei buoni propositi, come milioni di altre persone. QUI ho scritto le “linee guida” dei buoni propositi. La pagella dell’anno passato è andata bene: il tempo regalato dal confinamento mi ha aiutata a lavorare interiormente. Per l’anno nuovo mi sento più determinata e lancio a me stessa delle sfide più impegnative.

Lasciar andare, come il fiume
Il primo proposito è anche il più difficile, lo ripeto spesso. Voglio imparare a lasciar andare, come l’acqua del fiume che scorre. Trattenere pensieri, sentimenti negativi, paure, persone, non serve a nulla e crea blocchi interiori. Imparare a lasciar andare è il modo migliore per vivere l’armonia del creato, che è sempre in movimento. La staticità produce stagnazione e odore. Il movimento è vita. E lasciar andare è connesso con il movimento: è una scelta consapevole di libertà. Ce la farò a imparare a lasciar andare?
Vincere la pigrizia interiore
Il cammino interiore, che sia spirituale, religioso, di meditazione, di ricerca, viene spesso assalito dalla pigrizia. Accomodarsi sui risultati raggiunti va contro al movimento. È facile tornare a costruire delle gabbie interiori o nuovi muri per difendersi da ciò che non si conosce. Tutto ciò che abbiamo acquisito, va celebrato, per poi riprendere il viaggio interiore. Così mi propongo di combattere la pigrizia interiore, per non dare nulla come scontato.
Il mio cammino interiore è connesso alla fede e quindi vincere la pigrizia per me è anche ampliare il tempo della preghiera, renderlo più libero dai pensieri, e vivere con più consapevolezza verso l’eterno.
La cucina e nuovi picnic tra i propositi per il benessere dell’anno nuovo
I primi punti riguardano la mia dimensione interiore. Ma non basta. Per stare bene è importante dedicarsi agli altri: la mia felicità è strettamente connessa con la felicità delle persone che ho intorno. Cosa posso fare nel nuovo anno per rendere più felici le persone vicine?
Posso senz’altro rendere la loro vita più bella imparando a cucinare piatti nuovi, intriganti, salutari, colorati, gustosi.
E il mio proposito culinario si estende ai picnic. Ho sperimentato in mille situazioni quanto un bel picnic renda felici le persone: cibo buono, preparazione raffinata, il cielo come soffitto e l’erba come tappeto. Così tra i miei propositi, c’è l’organizzazione di tanti picnic in varie parti del mondo, insieme alla comunità dei sognatori e di chi si impegna per generare un vero cambiamento.

Film e solidarietà
Dal personale alla comunità per poi passare all’ambito professionale. Il quarto proposito riguarda il mio lavoro di documentarista. Ogni anno realizzo film legati alla solidarietà, ma il mio proposito per quest’anno è realizzarne uno davvero speciale. Vorrei poter “disegnare” un racconto con immagini straordinarie, per risvegliare negli spettatori la voglia di solidarietà, il desiderio di uscire dal bozzolo in cui ha chiuso la pandemia, per andare verso l’altro.
Tra i propositi per il nuovo anno, uno davvero importante per il benessere…
Non ho mai fatto prima questo proposito, ma è giunto il momento: mi impegno ad andare in vacanza. Vi fa sorridere? Eppure è così, ci vuole un buon proposito per obbligarmi ad andare in vacanza. Gli ultimi anni sono stati molto impegnativi, tra assistenza ad ammalati e il caos mondiale. Ho lavorato molto, sempre con impegno, ma non mi sono dedicata il tempo giusto dello svago. Così ho deciso che nel corso dell’anno mi prenderò una vacanza. Sarà una vacanza vera, promesso. Buon anno, buoni propositi!
