Per un mondo green: produzioni cinematografiche sostenibili e “Aurora Ecolifestyle”

Per un mondo green servono progetti concreti e un cambiamento personale. Vi siete chiesti come si può essere ecologici anche in una produzione cinematografica? O nel festival che state organizzando? Oppure nell’evento che state preparando da tempo?

Aurora Vision ECOLIFESTYLE

Come organizzare la produzione del vostro documentario, per un mondo più green

Ci sono tante piccole azioni concrete che si possono fare per rispettare l’ambiente in una produzione cinematografica. E le principali avvengono nella fase di preparazione. Per esempio nel tema: anche se il tema principale non è l’ambiente, potete inserire qualche aggancio come tematica trasversale.

Nel costruire la sceneggiatura o la struttura del documentario, potete studiare le location cercando di ridurre il numero dei viaggi. Si può partire con una troupe più leggera, organizzando meglio il lavoro. Potendo scegliere tra una ripresa dall’elicottero e il drone, meglio il drone. Se possibile meglio girare con luce naturale, eviterete i consumi esagerati dei fari.

Nina Davuluri e Ferran Paredes Rubio durante le riprese di COMPLEXion

Durante le riprese, come si può migliorare nel rispetto dell’ambiente?

Per un mondo green lo stile della troupe durante le riprese, può fare la differenza. Si sa che è importante ebre tanta acqua durante le riprese: allora, è necessario riciclare le bottiglie, usare quelle di vetro quando possibile, bere l’acqua di rubinetto. La raccolta differenziata dei rifiuti a fine giornata, è essenziale, anche se siete sfiniti dalla stanchezza. L’uso di pile ricaricabili va sempre privilegiato. Per i pasti, cercare di realizzare i sacchetti con cibo possibilmente a km 0. Privilegiate i prodotti tipici, e le riprese verranno meglio.

Caricabatterie a pannelli solari sono di aiuto sul set

La scelta di Aurora Vision Ecolifestyle

Ormai da tre anni la nostra casa di produzione, Aurora Vision, ha assunto il nome di “Ecolifestyle”. È stata un scelta importante, che ci ha impegnato ad essere più consapevoli. Andrea Morghen quando organizza un viaggio, o le riprese, programma tutto in modo più sostenibile possibile. Abbiamo cercato di inserire la salvaguardia dell’ambiente in tutte le nostre recenti produzioni, e in particolare abbiamo realizzato “Amazonia, la Loma Santa”. È un documentario ambientato nell’Amazzonia boliviana dove opera padre Fabio Garbari, con la Fondazione Sant’Ignazio. La terra e l’acqua per i popoli indigeni assumono un valore molto profondo e possono insegnarci tanto.

Il progetto del monaco buddista in Tailandia per un mondo più green

Per fare un film, è quasi impossibile evitare un volo aereo. E allora cosa facciamo? Possiamo scegliere di “compensare il CO2” utilizzato nei nostri viaggi aerei sostenendo un progetto di riforestazione in qualche parte del mondo. Ormai i dati si trovano in calce a ogni biglietto aereo.

I parchi del Kenya sono un patrimonio di tutto il mondo

Noi stiamo raccogliendo i fondi per sostenere il progetto di un grande monaco buddista, aiutato dalle suore della Provvidenza, nel Triangolo d’Oro. Il monaco Chwat sta riforestando intere aree del nord della Thailandia, piantando gli alberi autoctoni di specie più antiche. Lo abbiamo incontrato nelle riprese del documentario Tears&Dreams. Per i prossimi due anni, le nostre compensazioni di CO2 andranno a sostenerlo.

Arte del picnic e Laudato Si’

Anche un libro può aiutare per un mondo più green? “Arte del picnic” propone scelte di rispetto ambientale importanti. Nella prefazione del libro, Rev. Dr. Joshtrom Isaac Kureethadam Sdb, Coordinatore del settore Ecologia Dicastero dello Sviluppo Umano Integrale della Santa Sede, scrive:

“In un’epoca in cui cibo ed acqua tendono ad essere trattati solo come prodotti di mercato, è importante promuovere stili di vita consapevoli, appoggiati sull’essenzialità e sulla verità dei gesti. Dall’enciclica Laudato Si’(112) : “E’ possibile, tuttavia, allargare nuovamente lo sguardo, e la libertà umana è capace di limitare la tecnica, di orientarla, e di metterla al servizio di un altro tipo di progresso, più sano, più umano, più sociale e più integrale.” La Laudato Si’ invita ognuno a dare il proprio contributo, a tutti i livelli, politico e di comunità, ognuno con i propri talenti. E le tante idee per i picnic si inseriscono dentro questo percorso.”

Rev. Dr. Josh, Lia Beltrami, Claudia Conte, Ginevra Ossola alla presentazione
di ARTE DEL PICNIC

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