Non vedo l’ora di scrivere almeno 5 buoni propositi per il 2021, e voi?
È finito un anno difficile, forse il più duro degli ultimi decenni per tutto il mondo. E proprio per questo diventa ancora più importante ripartire con un po’ di slancio e, perché no, tanto entusiasmo.
Il momento è perfetto per i buoni propositi. Siamo in lockdown, non possiamo uscire e il nostro tempo probabilmente è libero da troppi impegni. L’1 gennaio è il mio giorno preferito per questa “attività”.
Come scegliere 5 buoni propositi per il 2021: lo desidero o devo?
Appurato che non andremo a scrivere una lista così a caso, perché vogliamo fare sul serio, iniziamo dal come scegliere i propositi. La prima domanda da porsi è “ lo desidero davvero o lo scrivo perché devo”?
Se tra i propositi andiamo a scrivere “dimagrire”, chiediamoci se è quello che davvero vogliamo, o è la solita ripetizione annuale perché si deve. Desiderare fortemente un obiettivo, ci aiuta a realizzarlo. Più si è consapevoli di ciò che desideriamo, meno difficile sarà il raggiungimento.
Capire quali sono i nostri veri desideri è difficile, ma è fondamentale. Per questo vale la pena dedicare del tempo. Le influenze del mondo esterno solitamente sono forti: i media impongono modelli lontani, la televisione crea aspettative sempre più irreali, i social possono generare aspettative impreviste. Quindi chiediamoci: sono proprio io che desidero questo proposito? Oppure è il frutto di aspettative esterne a me? Nel primo caso sarà molto più semplice realizzarlo, nel secondo caso genererà solo tanta frustrazione.
I buoni propositi dovrebbero essere molto specifici, non generici
L’obiettivo fa parte della nostra crescita personale. Dunque, all’inizio dell’anno nuovo possiamo ristabilire le priorità e scegliere, scegliere di essere più felici, più realizzati, persone migliori. Ma per farlo dobbiamo darci delle mete realizzabili, e perché lo siano, devono essere raggiungibili.
I propositi generici, come “diventare più buono” o “la pace nel mondo” non aiutano, e ce li dimenticheremo dopo qualche giorno, o qualche ora. Mentre propositi ben pensati e ben definiti possono generare un cambiamento.
Desiderio, obiettivo, azioni concrete
Un altro percorso da seguire potrebbe consistere in tre fasi. Prima fase: delineare bene il proprio desiderio. Seconda: tradurre il desiderio in un obiettivo ben definito. Terza: scrivere l’elenco delle azioni concrete necessarie per il raggiungimento.
Ognuno ha un modo proprio per scrivere i buoni propositi: chi su un foglio bianco, chi su un bigliettino, chi su un’agenda ben organizzata. L’importante è scriverli, ma non solo. Se vogliamo avanzare verso la realizzazione dobbiamo darci un ritmo e un modo per verificare. Potrebbe essere un confronto mensile, una nota a calce nell’agenda, un memo. La verifica periodica è molto importante per la realizzazione.
Ogni mese si possono fissare dei piccoli passi intermedi per scandire il cammino e renderlo più semplice.
Equilibrio tra mente, anima, corpo, relazioni, lavoro
Per l’anno nuovo vale la pena di individuare i buoni propositi in tutte le macro aree del nostro vivere. L’equilibrio delle varie parti non è mai raggiunto per sempre, e va coltivato nelle più piccole cose, così come nei buoni propositi.
La cosa più semplice è partire dal corpo: cercate un proposito che sia realizzabile, anche se con impegno, e avrete delle grandi soddisfazioni. Il mio proposito è di continuare con grinta gli allenamenti di fitness che faccio da aprile.
E poi sbizzarritevi nei propositi per la mente, l’anima, le relazioni, il lavoro.
Propositi o sogni?
A volte ci capita di segnare dei buoni propositi che in realtà sembrano sogni irrealizzabili. Non dobbiamo averne paura, diamo un po’ di spazio ai sogni, ci farà bene. L’anno passato ha spezzato tanti sogni, e dobbiamo tornare a coltivarli per ripartire.
Ricominciamo con sogni, propositi, e tanta speranza. Insieme ce la faremo.