Asaf è un grande fotografo dell’anima, viene dal Bangladesh, ha 26 anni e ha già vinto numerosi premi internazionali. Scrive di se: “Sono un ragazzo molto semplice che è arrivato da un villaggio a una megalopoli super competitiva e ha superato tutti gli ostacoli della vita per realizzare i suoi sogni. Quando sono arrivato a Dhaka, mi sono reso conto che la bellezza si manifesta in molte forme. Questa città è l’evidenza del contrasto tra natura e urbanizzazione.”
All’Expo Milano 2015
Lo ho conosciuto nel 2015, in occasione dell’Expo a Milano. Ero direttrice artistica delle esposizioni del padiglione della Santa Sede, un’esperienza davvero intensa e determinante. Avevo scelto di realizzare su una parete una mostra fotografica che raccontasse la fame dell’umanità – fame di diritti umani, fame di cibo, sete – e su quella speculare 3 cortometraggi d’autore con le risposte della chiesa. Proposi a S. Em. il cardinal Ravasi, a mons. Dal Toso e a mons. Iacobone di coinvolgere fotografi di tutto il mondo e di diverse religioni.
La foto che scelsero per l’apertura era proprio quella del giovanissimo Asaf, che mi era stato presentato dal direttore del Dhaka International Film Festival, Ahmed Zamal.
Gli occhi di quell’uomo, catturati in una delle strade di Dhaka, diventarono il simbolo della mostra e si impressero in molti cuori.
Asaf fotografo dell’anima
In cinque anni abbiamo organizzato una sua personale in Italia; i suoi scatti hanno fatto parte della mostra del Padiglione Santa Sede ad Astana, Kazakistan 2017; ha realizzato il poster di Religion Today Film Festival 2019; ha pubblicato le sue foto sul National Geographic e sulle maggiori testate dedicate al mondo.
Nel 2020 è arrivato il premio come miglior fotografo nel contest mondiale Agora, e Asaf viene definito come il “miglior fotografo del verde”.
Gli scatti di Asaf ti penetrano l’anima, entrano dentro e smuovono le corde più profonde. Ogni sua fotografia racconta la storia dell’umanità e la riempie di poesia. Non c’è giudizio nell’arte di Asaf: riesce a trovare la bellezza del più ricco e nel più povero, nella megalopoli e tra le baracche.
Asaf riesce ad entrare in contatto con la natura, le piante, gli animali, i paesaggi. È come se fosse capace di comprendere una lingua sconosciuta e di parlare, attraverso le sue foto, proprio in quella lingua.
Gli scatti di Asaf sono profondamente spirituali, mettono in contatto l’uomo con Dio, richiamano la potenza di Michelangelo nel suo rinascimento. Asaf mette sempre Dio al primo posto e si sente suo piccolo strumento.
Agli inizi con un cellulare…
Asaf ha iniziato a fare le prime fotografie con un Nokia 5300 nel 2008. Da lì il primo passo è avvenuto con una vecchia Nippon del padre, Md. Shamsul Azam. Nella sua prima mostra personale in Italia, sono stati venduti quasi tutti i quadri e Asaf ha potuto dotarsi di attrezzature professionali.
Si descrive: “Come fotografo, il mio scopo essenziale è catturare i momenti della vita e dare loro un significato rendendoli statici nel tempo. Una foto esiste indipendentemente dal tempo e dallo spazio; è immune al tempo che passa. Di conseguenza, una foto cattura la bellezza che si trova in un singolo momento e con essa ne cattura la meraviglia e l’aspetto artistico. Amo viaggiare ed essere in posti diversi, incontrare nuove persone e godermi l’esperienza che la fotografia offre, ovvero catturare i momenti belli e maestosi della terra. Voglio sempre rappresentare il mio paese, il Bangladesh”
Scoprire talenti: Asaf fotografo dell’anima
Quando ho visto la prima volta gli scatti di quel piccolo fotografo del Bangaldesh sono rimasta affascinata. Ma ho anche pensato alla difficoltà per un giovane che non ha le stesse possibilità di un coetaneo in Europa.
Ho scelto fin da subito di appoggiarlo ed aiutarlo, organizzando le sue prime mostre, affinché lui possa andare avanti con la sua passione, ma anche per permettere a tutto il mondo di migliorare attraverso la bellezza della sua arte.
Diamo fiducia ai giovani, ma soprattutto diamo loro strumenti per esprimersi, ci daranno grandi soddisfazioni!
Per approfondire i gusti dei giovani talenti: https://liabeltrami.it/2020/10/28/10-viaggi-10-piatti/