Ho trovato Dio…
Ho trovato Dio… nel dialogo e nelle donne forti che ho incontrato. Frase grossa, pretenziosa? Forse sì. Ho trovato Dio nello sguardo di tante persone che ho incontrato nel mio peregrinare nel mondo. Lo ho trovato, lo ho percepito con tutti e 5 i sensi, lo ho gustato, sentito, visto, assaporato, udito. E mi ha dato tanta pace, un fiume di pace nel cuore, ogni volta che l’ho incontrato.
Mi chiedi dove l’ho incontrato? Come ho fatto a riconoscerlo\la? Partiamo dalla ricerca. Se non usciamo dalla nostra zona di sicurezza – confort zone – non potremo mai trovare nulla. Per raccogliere un bel cesto di funghi mi devo preparare, devo uscire di casa all’alba, camminare per ore ed ore, fino a trovare la radura giusta. Se stiamo in poltrona, non ci accadrà nulla. La partenza deve riguardare il cuore, la mente e lo spirito… il corpo può anche rimanere chiuso in quarantena. E’ un’uscita dalle nostre sicurezze, dal nostro egoismo, dall’idolatria del nostro Io, delle nostre disgrazie, delle offese cha abbiamo subìto.
E una volta uscite, camminiamo leggere sulle strade del mondo, aperte all’incontro con le diversità. Con quest’atteggiamento positivo, ci mettiamo in ricerca, come per i nostri funghi. La ricerca non deve avere l’obiettivo troppo definito, è ricerca di infinito, quindi deve lasciare lo spazio aperto allo spirito. E così, come il pellegrino russo, prima o poi Dio si lascia trovare.
Dove l’ho trovato?
Ho trovato Dio… nel dialogo e nella pacatezza e determinazione di Feride, una donna sufi che riesce a trasmettere ciò che ha dentro senza mai violenza. La via del sufismo porta alla via della pace. E Feride va avanti senza mai fermarsi, portando la pace ovunque. https://sufi-zentrum-rabbaniyya.de/
Ho trovato D_o nella forte dolcezza di Adina, ebrea ultra ortodossa di Gerusalemme che ha compiuto una vera rivoluzione nella sua chiusa comunità. Adina è specchio della saggezza di D_o. Adina è soffio di D_o.
Ho trovato Dio nella predicazione piena di passione di Anita, una saggia della Living Church di Accra, una chiesa cristiana africana. Anita rappresenta la forza di Dio, il torrente in piena che porta acqua in qualsiasi deserto. E’ la regina che indica la via con un solo sguardo.
Ho trovato Dio nell’amore puro di Alganesh, che con la meditazione sostiene il suo lavoro infaticabile per liberare i prigionieri dei deserti. Ha liberato molte centinaia di ragazze e ragazzi, vittime del conflitto eritreo. Alganesh ama con l’amore di Dio, mai sdolcinato, forte e pieno. La potete conoscere sul sito http://www.gandhicharity.org/ oppure guardatevi il trailer del film su di lei, Alganesh appunto.
Ho trovato Dio in suor Ersilia, 100 anni, missionaria in Marocco. Lei dice: “Qui ho trovato Dio, nella semplicità e nella fede di questo popolo”. Ersilia continua ad imparare, e questo la fa essere il libro vivente di Dio.
Ho trovato Dio nella fierezza della cantastorie drusa Nassim, che ha lavorato nel documentario Wells of Hope https://liabeltrami.it/wp-admin/post.php?post=166&action=edit
Per par condicio devo parlare anche di qualche uomo… E allora vi dico che ho trovato l’allegria di Dio in Philip, seminarista della Chiesa d’Irlanda, con 4 figli. Dio è “spiritoso”, pieno di Spirito, e Philip lo interpreta in ogni situazione della vita assistendo i profughi, inventando nuovi percorsi di fede, facendo il padre di una bellissima famiglia.
Ho trovato Dio… nel dialogo
Apriamoci alla diversità, all’ossigeno della vita e riceveremo grandi sorprese.
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Grazie Lia per questo meraviglioso invito al trascendente…
È il senso della nostra vita!
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